PITIGLIANO, LA PICCOLA GERUSALEMME

In seguito all’emanazione delle bolle papali del 1555-1569 gli ebrei che vivevano nei territorio dello Stato Pontificio furono costretti ad abbandonare le proprie case e rifugiarsi nella contea degli Orsini, scegliendo Pitigliano come nuova dimora, qui infatti trovarono una città accogliente dove poter ricominciare la propria vita e creare nuove attività commerciali.

La convivenza tra la nuova comunità ebraica e i cittadini di Pitigliano fu sin da subito così semplice che ben presto vennero edificati i primi edifici sacri per la religione ebraica, nel 1598 infatti venne costruita la Sinagoga.

Successivamente venne a crearsi il Ghetto Ebraico, questo quartiere ospita ancora oggi alcuni degli edifici più simbolici della cultura ebraica, oltre alla già citata Sinagoga, ancora oggi in funzione, vi sorgevano la Macelleria Kasher, la Cantina, il Bagno Rituale e il Forno delle Azzime.

La comunità ebraica si inserì perfettamente nella vita quotidiana della cittadina toscana ed i secoli successivi trascorsero in armonia, anche con l’apertura di fiorenti attività commerciali.

Durante il periodo dell’occupazione tedesca, la città di Pitigliano si schierò fortemente contro la deportazione, molti cittadini rischiarono la propria libertà e la vita pur di proteggere i propri compaesani di religione ebraica, e soprattutto nelle campagne la vasta rete di solidarietà formatasi permise di salvare molte vite. Il 18 Marzo 2002 presso l’Istituto Yad Vashem di Gerusalemme è stata conferita l’onorificienza dei Giusti tra le Nazioni ad alcune famiglie di Pitigliano, per le loro gesta eroiche nel tentativo di salvare i propri concittadini.